Ogni tastiera ha un suono diverso
C’è chi corre, chi rallenta, chi sosta sulla barra spaziatrice e poi riprende.
Ogni tastiera ha un suono diverso. Ogni tastiera fa un suono diverso.
Dipende dalla mano, certamente, ma anche dal ritmo che ognuno ha nella testa e nel cuore. Un battito più o meno accelerato che varia al variare del proprio ticchettio interno.
Ogni tastiera è un suono diverso, che riflette il suono di chi la accarezza.
C’è chi tocca le lettere piano, chi le pesta con tutta la forza che ha. C’è chi si sofferma su una parola e lascia il cursore a palpitare sullo schermo per qualche istante, chi va veloce all’impazzata per rincorrere quel treno di parole che altrimenti fuggirebbero via.
Ogni tastiera ha un suono diverso, sì. E lo senti subito chi ha fretta, chi va calmo, chi è arrabbiato, chi è sereno oppure gioioso. Il ritmo cambia, il suono cambia. Ogni tastiera custodisce un ricordo, raccoglie un segreto, coltiva una dote, racconta chi siamo. Non c’è suono di tastiera che io abbia sentito che sia uguale ad un altro suono di tastiera.
La differenza è nei tasti, anche, ma soprattutto nell’intenzione di chi compone la partitura. Perché chi digita sulla tastiera di un computer sta componendo, a suo modo, una melodia.
Ogni tastiera è un suono, e tutti i suoni messi insieme raccontano una storia. Quella storia è nelle nostre mani e possiamo decidere ogni giorno cosa farne: se decorarla e farla diventare un testo o abbandonarla e cancellare tutto percorrendo la strada dei tasti a ritroso.
Calpestii, ticchettii, pioggerelle di dita sui tasti, uva pestata per fare il mosto, noci schiacciate da mettere in un impasto: quanti suoni fa una tastiera? Quanti suoni ha una tastiera?
Tutti quelli che possiamo sentire.
Tutti quelli che riusciamo a immaginare.
Tutti quelli che vogliamo digitare.
Laura